Siamo agli sgoccioli, questa settimana per quasi tutte è l’ultima prima delle ferie e se fino ad ora abbiamo fatto finta di nulla è arrivato il momento della temutissima prova costume… Ce la siamo cavata con abitini larghi, magliette oversize, gonne a ruota ma adesso, ammesso che non ci rintaniamo su una montagna di 2000 metri il costume ce lo dobbiamo mettere.
Non so quante di voi da almeno un mese si stiano sfinendo con jogging, palestra, diete tra le più discutibili, massaggi e trattamenti estetici oltre che testare tutte le possibili creme che vi hanno promesso essere miracolose, negli anni ho imparato (o forse sono giunta a rassegnazione) che non serve a nulla, senza la costanza rischiate solo di soffrire la fame e spendere il vostro stipendio in torture inutili…
Un mese di tutto questo non risolverà l’esservi trascurate per gli altri 10, a meno che, non vi facciate liposucchiare ma siccome personalmente sono contro la chirurgia estetica ve lo sconsiglio. (Del resto dopo aver subito due interventi alle ginocchia, rimozione di 4 nei, più altri che mi attendono, di stare sotto i ferri per pura estetica non ci penso nemmeno)
Premesso che appartengo alla categoria sopracitata e che anche io mi sveglio in tarda primavera lamentandomi di pancetta, perdita di tonicità e via dicendo, nella piena consapevolezza che ho mangiato schifezze per tutto l’inverno e ho poltrito peggio di un ghiro in letargo, addotto ormai da anni soluzioni meno radicali o d’impatto traumatizzante per il mio scheletro, la mia pelle ed i miei muscoli.
Primo step: in ufficio si va rigorosamente a piedi andata e ritorno, non serve correre e quando non ci sono 40 gradi, (in tal caso è d’obbligo la metropolitana o la pressione mi diventa pari a quella di un criceto) è anche piacevole fare una passeggiata, si da un occhiata alle vetrine, ci si gode il primo sole, stimoliamo la produzione di vitamina D, aiutiamo la circolazione e svegliamo gradatamente i muscoletti di gambe, glutei e addominali.
Secondo step: acqua, acqua, acqua!!!! Bere è necessario, Studio Aperto lo consiglia ad anziani e bambini 3 volte al giorno tutti i giorni per tutti i mesi estivi ma al di là del noiosissimo loop che ci viene propinato per mancanza di altre notizie, bere fa bene sul serio, ripulisce, depura, ci libera dalle tossine accumulate e migliora la pelle, capelli, unghie, sembra un assurdità ma serve anche a combattere la ritenzione idrica.
Tra le sfighe che mi perseguitano fortunatamente per ora (incrociando le dita) non sono perseguitata dalla cellulite ma nel dubbio io almeno due litri d’acqua la bevo. Prevenire è meglio che curare.
Naturalmente vanno bene anche tisane, tè (quello verde è un must), ultimamente ho scoperto la malva, la compro in erboristeria, ne faccio un bel calderone, sentendomi molto Amalia alle prese con una magica pozione, un po’ di zucchero e via in frigo, è buona, dissetante, fa bene all’intestino ed è antifiammatoria… o almeno così dicono, se così non fosse, è comunque fresca ed è pur sempre acqua.
Terzo step: ginnastica sì ma con calma… non amo la palestra e sono pigra però, complici gli interventi alle ginocchia ho scoperto la ciclette, anche senza carico, la posteggio davanti alla tv o prendo in mano un libro e mi ci piazzo sopra per almeno 40/45 minuti (i primi 20 minuti si perdono solo liquidi, non serve a nulla insomma… dai 20 minuti in su l’esercizio inizia ad attaccare le subdole cellule adipose).
A giorni alterni o anche tutti i giorni, tempo permettendo, associo alla ciclette lo yoga, prima lo facevo con la wii, ora ho trovato una bella app per il cellulare che mi guida posizione dopo posizione con un video di spiegazioni della giusta postura raccontate da voce calma e rilassante inclusa musichetta new age. Il solo rischio è quello di addomentarsi nel rilassamento finale.
Non pretendete con lo yoga che spariscano tutti i rotolini ma sicuramente i muscoli si tonificano e sarete più flessibili e rilassate, quindi magari vi incavolerete meno quando in spiaggia vedrete le ragazze più giovani che possono sfoggiare microbikini senza che si vedano nemmeno 30 gr di grasso.
Quarto step: nuoto!!!! Se andate al mare non c’è miglior sport e/o esercizio, non sto a spiegarvene i benefici, sono noti pure a mia figlia di 8 anni.
Quinto step, il più importante: imparate a fregarvene!!!!
Quello che potevate fare l’avete fatto, non si hanno più 20 anni, nemmeno 30, di questo tocca prenderne consapevolezza, ma, e lo dico con vena polemica, io continuo a vedere ragazzine sull’orlo dell’anoressia invece che, perdonatemi la schiettezza, bei culi e belle tette, corpi sani, non anfore semoventi ma nemmeno scheletri malaticci sull’orlo dello sgretolamento; sarà colpa della tv, delle riviste, di internet, ma parlo con cognizione di causa, l’anoressia è una grave malattia da cui uscirne è difficile e che porta serissimi problemi, tra cui, in adolescenza persino il blocco dello sviluppo, cercate quindi di volervi bene e accettare quel po’ di grasso in più. Serve anche quello e detto fra noi, gli uomini preferiscono la “carne” alle “ossa”.
Non per questo ci si deve trascurare ma nemmeno esagerare, se poi proprio quei rotolini non se ne vanno, sfruttiamo la cosa a nostro vantaggio…
Vuol dire che… Saremo costrette a comprare dei nuovi vestiti, quei bellissimi parei visti nelle vetrine di Positano o di Capri che copriranno con eleganza e attireranno gli sguardi coprendo quanto non si vuole mostrare (suggerimento: d’inverno diventano bellissimi copridivano), saremo obbligate ad acquistare quei bellissimi cerchietti o mollette per capelli fatti a mano che si trovano sulle bancherelle di paese, che sposteranno l’attenzione su una chioma fluente magari rinnovata con lo shatush o i colpi di sole, potremo sfoggiare accessori colorati e costumi magari meno succinti, ma riccamente decorati e luccicanti… insomma a tutto c’è rimedio e se non c’è rimedio ci sono sempre trucchi per aggirare il problema!