Chi di noi non impazzisce per pizza e patatine fritte?
Anche i più attenti all’alimentazione e alla linea di fronte a una calda pizza filante o a delle croccanti patatine appena fritte, sentono la salivazione aumentare e un filo di bava scendere a lato della bocca, è inevitabile ma non facciamocene una colpa, esiste una ragione scientifica!
Uno studio dell’Università statale dell’Oregon, infatti, ha certificato ciò che in realtà un pochino già sospettavamo, ovvero l’esistenza, di un gusto specifico che fa amare i cibi con un’alta presenza di carboidrati complessi.
Fino ad oggi sapevamo che i sensi erano 5: amaro, aspro, dolce, salato e umami… Che in tutta onestà fino a questo momento nemmeno io sapevo cosa fosse, per vostra informazione e cultura, si tratta del sapore del glutammato presente in cibi molto proteici come carne e formaggio.
A onor del vero, il mio deve essere particolarmente sviluppato visto quanto tempo ci ho messo a divorare una “fiorentina” sabato scorso…
Ma non è l’unica scoperta sensazionale che ho fatto, dallo studio promosso dalla docente Juyum Lim su 22 cavie che immagino particolarmente sofferenti, è venuto fuori che esiste un nuovo gusto dal nome particolarmente criptico: l’amidaceo.
Ai partecipanti, perchè non barassero, è stata fornita una combinazione che bloccava l’enzima in grado di abbattere la catena dei carboidrati complessi composta da singole cellule di zucchero, ma niente da fare, il sapore amidaceo ha vinto comunque.
Come 1 + 1 fa due, il risultato è quindi, che la lingua umana rileva l’amido prima che venga distrutto dalla saliva in cellule zuccherose più semplici.
La conclusione è che possiamo smetterla di sentirci in colpa, la maggior parte delle persone ha una spiccata propensione per i carboidrati complessi, lo zucchero infatti dà soddisfazione momentanea, i carboidrati complessi “coccolano” a lungo termine.
Ecco perchè, se siete simili a me, il cioccolato lo mangiate col pane e io, non mi vergono a dirlo, ho decisamente una necessità primordiale di sapore amidaceo, il nome non il massimo ma appaga quanto un’ora di sesso.
E la linea voi direte? Non mi pongo il problema sebbene questo potrebbe farmi odiare da molti, mi bastano 3 giorni di ufficio e qualche sana incazzatura per bruciare più zuccheri complessi rispetto al metano che consuma il riscaldamento domestico in un mese.
Pare comunque che nessuno di noi la scampi, la scienza ha confermato che di cibi come: pizza, pasta, patate, non si riesce proprio a fare a meno.
Poi dicono che smettere di fumare è difficile….
Likes! non lo sapevo!
Ebbene sì Stefano!