Quando penso alle bacche di Goji, non so perchè, mi viene in mente la puffetta che canticchia saltellando per il bosco con il cestino sotto il braccio, mentre va a raccogliere le puffbacche…
Non so se le famosissime puffbacche siano in qualche modo legate a quelle di Goji ma di certo non si può dire che negli anni la puffetta sia invecchiata… Difficilmente è di malumore e conserva la vitalità di una ragazzina, quindi è assolutamente possibile che i puffi avessero scoperto i benefici di queste piccole “palline rosse” molto prima di noi.
[Del resto, le bacche di Goji sono orientali… 2 + 2…]
Nessuno qui però vi dirà mai che dovete nutrirvi esclusivamente di bacche anzi, un uso eccessivo è sconsigliato ma imparare a consumarle inserendole nella nostra dieta pare abbia indiscutibili benefici:
- Aiutano rinforzare il sistema immunitario, a disintossicare il fegato, a migliorare la resistenza muscolare, a sostenere l’organismo durante i periodi di forte stress e a supportare l’idratazione e l’elasticità della pelle.
- Possono essere assunte da chiunque e in particolare da chi soffre di pallore, affaticamento visivo, gravidanza, menopausa, disturbi associati allo stress e sbalzi di umore. L’utilizzo è sconsigliato solo in casi di terapie con anticoagulanti o a chi soffre di allergia al pomodoro.
- L’assunzione viene consigliata come integrazione ad uno stile di vita sano ad adulti, bambini, anziani, sportivi, vegani e grazie al basso indice glicemico a chi ha bisogno di tenere sotto controllo il proprio peso.
- Moltissimi studi hanno dimostrato che grazie alla disponibilità dei nutrienti forniti, queste bacche selvatiche offrono un valido sostegno nella regolazione e rigenerazione dei processi metabolici, delle risposte immunitarie e delle attività neurologiche.
- Alle bacche di Goji sono state inoltre attribuite proprietà anti-infiammatorie, sono ricche infatti di vitamine e di sali minerali, oltre che di acidi grassi essenziali e di componenti considerati benefici in particolar modo per la salute degli occhi, come il betacarotene, la luteina e la zeaxantina.
Insomma, fanno bene!
Per chi non le avesse mai provate posso rassicurarvi anche sul sapore che ricorda lontanamente quello dell’uva sultanina e siccome in Italia le troviamo prevalentemente essicate, si prestano a numerose preparazioni e possono essere consumate a colazione, a pranzo, a cena o come spuntino.
Sono ottime nelle insalate, nelle macedonie o abbinate al muesli del mattino, non sfigurano nei panini e nei tramezzini e insieme a gamberi e riso venere potrete stupire i vostri ospiti con uno spettacolare e coloratissimo risotto. Se siete golosi potete buttarle nell’impasto dei plumcake o dei muffin al cioccolato bianco o in alternativa in quello dei biscotti.
Si “accoppiano” senza nessun problema con il cioccolato, il cocco, i frutti di bosco, il limone, il pollo, il manzo e persino il baccalà, avete solo l’imbarazzo della scelta e QUI potete trovare tantissime ricette.
Io adoro il guardinaggio e “stranamente” ho il pollice verde pertanto, visto che fanno bene e sono colorate, sto iniziando a pensare di coltivarle “in casa”…
Come coltivare le bacche di Goji
In commercio, sia online che nei vivai, trovate sia le piantine che i semi, preferite sempre le varietà biologiche.
Se decidete di iniziare dai semi tenete conto che la semina delle bacche di Goji dovrebbe avvenire preferibilmente in primavera ma per averle pronte a fine estate potete effettuare la semina anche nei mesi dell’anno più freddi ovviamente con la coltivazione indoor, all’interno delle mura di casa, ammesso che non abbiate gatti in giro…
Per chi vuole partire avvantaggiato (o ha gatti in casa) meglio le piantine che appena acquistate dovrete travasare verificando innanzitutto che le radici della pianta risultino umide, se non lo fossero, immergetele prima in un secchio contenente acqua tiepida e poi procedete.
Nel caso di posizionamento in vaso, non dimenticate di ricoprire il fondo dello stesso con uno strato di palline di argilla espansa in modo tale da favorire un maggiore mantenimento dell’umidità da parte del terreno.
La pianta infatti non ama i ristagni nel sottovaso.
Il terreno più adatto per la pianta di Goji è sabbioso e ben drenato e la pianta preferisce l’esposizione al sole.
La fioritura della pianta avviene tra i mesi di maggio e luglio e a fine maggio può essere eseguita una potatura che garantirà frutti più grossi e succosi.
Se siete stati diligenti la maturazione dei frutti avverrà di norma alla fine dell’estate ma attenzione: i frutti devono essere raccolti una volta raggiunta la completa maturazione!
Si consiglia di effettuare il raccolto indossando dei guanti per proteggersi dalle spine della pianta e per non scolorire i frutti.
Le bacche di Goji possono essere consumate fresche oppure possono essere essiccate al sole, senza temere che perdano le loro proprietà benefiche.
Se è andato tutto per il verso giusto e il raccolto è stato generoso, potete preparare il vostro giardino di puffbacche per gli anni successivi con la creazione di nuove piantine per talea.
Fatemi sapere poi se la puffetta passerà dalle vostre parti e…. Attenti a Gargamella!