Raccontare Apricale, uno dei borghi più belli d’Italia in poche righe non è semplice come spiegavo nella gallery postata ieri sul mio profilo instagram [@volevofare].
Sedetevi comodi, lasciatevi guidare dalla musica di un pianoforte incastonato fra le pietre del borgo e immaginate una leggera brezza di mare che porta fino a voi le mie parole.

Iniziamo con qualche informazioni storico/culturale:
Apricale (Avrigâ in ligure, Bligal nella variante locale) è un comune italiano di 620 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.
L’origine del borgo sembrerebbe risalire all’età del bronzo, dal XIII secolo cominciarono i primi acquisti di terre e diritti da parte di alcuni nobili genovesi per lo più a mo’ di riscatto per i debiti contratti dai conti di Ventimiglia verso Genova.
Negli anni successivi fu tutto un susseguirsi di tira e molla fra guelfi e ghibellini, poi vennero i Doria, i Savoia, la prima repubblica francese e la repubblica ligure, insomma in passato fu un gran litigarsi questo piccolo gioiello che attualmente confina a nord con i comuni di Pigna e Castel Vittorio, a sud con Perinaldo, ad ovest con Isolabona e Dolceacqua, ad est con Bajardo e Sanremo.
[Cenni storici presi da Wikipedia]
Tra gli eventi significativi che meritano una citazione ricordo che ogni anno vengono organizzate mostre fotografiche, scultoree e pittoriche all’interno del castello della Lucertola.
Quest’anno l’ospite era Picasso ma naturalmente noi ci siamo andati di lunedì quando il castello era chiuso…
Dal 1990, ogni estate, le strette vie del borgo medioevale ospitano la rassegna di teatro itinerante “E le stelle stanno a guardare“, del Teatro della Tosse e infine, ultimo ma non meno importante, dal 2014 il borgo è sede della manifestazione ‘Apricale Tango’, che nella prima settimana di gennaio richiama numerosi appassionati di Tango Argentino con eventi, serate danzanti e spettacoli.
Apricale merita comunque di essere visitato in qualunque momento, gli stretti caruggi di pietra sono impregnati di storia, i gatti passeggiano sereni facendo le fusa a ogni passante; sui muri, anch’essi di pietra, vedrete affreschi di ogni genere; il verde e i fiori danno colore alle strette vie e la grotta della “Madonna del sollievo” permette un attimo di raccoglimento e una preghiera.
Soggiornare ad Apricale può trasformarsi in una divertente avventura perchè la particolarità dell’albergo diffuso che utilizza camere e suite ricavate nelle abitazioni del centro storico del borgo rende divertente andare alla ricerca della propria e scoprire dove sono ubicate.
Per i dettagli vi rimando al sito di Munta e Cara, l’albergo diffuso di Apricale.

Non stupisce quindi che il comune faccia parte del circuito dei borghi più belli d’Italia e sia stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano.
Insieme a Dolceacqua credo sia uno dei più bei borghi visti in liguria.
Si respira un’aria diversa, una pace unica e mi dicono che il Capodanno nel borgo sia uno spettacolo imperdibile, magari ci farò un pensiero… Nel frattempo grazie per avermi regalato una gita spettacolare e finalmente anche del sole!