Orgasmo femminile: mito o “possibile” realtà?

Ci ho pensato un po’ prima di scrivere questo post perché l’argomento è alquanto delicato, ieri però ho letto l’ennesimo articolo condito di cavolate in cui veniva spiegato che l’orgasmo femminile è tutta una questione di testa e gli uomini in fondo non hanno colpa se lei è bloccata e non raggiunge il culmine del piacere.

C’è un fondo (molto in fondo) di verità essendo la donna tutt’altro che “meccanica” dal punto di vista del piacere ed è abbastanza normale che il coinvolgimento emotivo (quale esso sia e non per forza il tanto decantato amore) gioca la sua parte.
Ci sono però dei dettagli, a cui l’uomo dedica poca attenzione (o che forse proprio non conosce):

  • La patatina (in tutte le sue parti) è un organo molto sensibile, va sfiorata lentamente e con delicatezza come se si accarezzasse dolcemente un gattino, se pensate che al pari dell’organo maschile serva velocità e un po’ di durezza state partendo con la “mano” sbagliata.
  • Esistono diversi tipi di orgasmo femminile, spesso collegati uno all’altro e molto più spesso di quanto si creda collegati anche ad altre parti del corpo che di sovente vengono bypassate.
    Il seno e in particolare quella dolcissima aureola rosata sono molto sensibili ma anche in questo caso la delicatezza è d’obbligo.
    Ci sono donne che possono arrivare all’orgasmo anche solo con il giusto e prolungato tocco dei capezzoli, non ci crederete eppure è così.
  • Quasi (le eccezioni esistono sempre) tutte le donne sono clitoridee e l’orgasmo clitorideo è sempre anche vaginale senza bisogno di infilare nulla. Quella piccola protuberanza però va sempre trattata come se aveste paura di romperla.
    Avete mai provato a togliere la polvere e lucidare un rarissimo e costoso oggetto di cristallo? Ecco, il senso è quello.
    Schiacciarla e spingerla avanti e indietro come se fosse un interruttore, avvitarla come una brugola o risucchiarla come un frappè non vi garantirà nessun risultato anzi, più insistete con le maniere di un impastatore di pizza più, non solo non otterrete nulla ma le farete male e di conseguenza la simpatica linguetta di pelle perderà completamente la sua sensibilità.
    A quel punto potete insistere per ore ma lei penserà a cosa preparare per cena in attesa che terminiate.
  • Siete a conoscenza del fatto che anche le grandi e piccole labbra sono ricche di terminali nervosi? Che se stimolati nel modo giusto, con la giusta attenzione e con la dovuta calma possono farvi ottenere il tanto sospirato godimento della partner? Ora lo sapete.
  • Arriviamo infine alla vagina, non starò a parlarvi del tanto discusso punto G, sappiate solo che pare sia situato a circa 6 cm dall’ingresso del buco più amato dagli uomini e in posizione anteriore, trovarlo è sicuramente garanzia di successo ma proprio perchè non è questione semplice, l’entrare e uscire (in qualsiasi modo e con qualsiasi parte anatomica) come se si cercasse di trapanare un muro in cemento armato vi garantirà solo che la donna dopo 5 minuti vi inviti a concludere con la penetrazione così vi siete entrambi levati il pensiero.
    Anche in questo caso per vostra sfortuna, perchè so bene che il vostro lecito obbiettivo è infilare il vostro organo maschile, è necessaria: lentezza, calma e la capacità di “esplorare” con delicatezza le pareti di questo organo.
  • Menzione d’obbligo anche sulla “velocità”, non state frullando nulla né potete sperare in 3 minuti spingendo sull’accelleratore, di arrivare a conclusione, non dovete slogarvi un polso né consumarvi la lingua o il vostro organo di riproduzione, a volte è proprio la lentezza a ridurre i tempi di attesa e portarvi al traguardo.
    In ogni caso l’aumento di movimento deve essere graduale e dovete essere in grado di sentire quando è necessario alzare il numero dei giri. Come? Non pensate solo a voi stessi e osservate la vostra partner: come si muove, quando la lubrificazione aumenta, ascoltate i battiti del cuore e l’accelerare del respiro.
  • Visto che si parla di traguardi, vorrei ricordare che la donna funziona in modo diverso dall’uomo, un orgasmo non ne preclude altri, anzi, aumenta la sensibilità e può fare arrivare ad altri orgasmi anche più intensi.
  • Ultimo punto, durante il rapporto non dimenticate che avete anche delle mani oltre al pene e toccarla anche quando siete dentro di lei può solo aumentare il piacere.

Ottenere l’orgasmo femminile è quindi molto più semplice di quanto si creda se tenete conto di quanto di cui sopra e se lasciate da parte quella sorta di egoismo (o educazione sessuale sbagliata) che troppo spesso caratterizza la vostra specie e per cui l’importante alla fine è essere voi ad arrivare alla piena soddisfazione.
Non ve ne faccio una colpa, molti uomini non sanno come funziona una donna e non hanno informazioni come quelle di cui sopra. Altri vedono ancora, nonostante non siamo più nel medioevo, l’atto sessuale con un fine esclusivamente riproduttivo e pertanto non perdono troppo tempo, idem dicasi per chi non ha alcun interesse al di là del liberarsi dell’eccesso di testosterone.

Se rientrate solo nel primo caso basterebbe chiedere ma capisco che ci sono argomenti che purtroppo molte coppie ancora oggi trovano difficoltoso affrontare.

Sappiate però che anni di disinformazione e troppi film osè, che chiaramente sono frutto del pensiero sessuale maschile, hanno portato la donna a fingere molto bene e avete poche carte in mano per capire se effettivamente avete fatto un buon lavoro.
Dimenticate le grida di piacere, quelle servono solo a incentivare il vostro ego maschile, l’orgasmo annulla ogni pensiero e fa mancare persino il respiro, figuriamoci quindi, se in quel preciso momento, il cervello femminile ha la capacità di produrre suoni che non siano dovuti esclusivamente al riprendere fiato.
Per capire se avete raggiunto l’obbiettivo potete provare a fare più attenzione (cosa abbastanza difficile in alcuni momenti), se ci riuscite, noterete che quando l’orgasmo della donna si avvicina la vagina diminuisce di volume di circa il 30% e i muscoli della vulva si contraggono, purtroppo per voi ci sono donne che riescono a contrarli volontariamente.

Lo so, è “un mondo difficile” e non vi rendiamo le cose facili ma non abbiamo scelto noi di essere così e credetemi che spesso nel corso della nostra vita, dopo molteplici insuccessi, arriviamo a pensare di essere noi ad avere qualcosa che non va quando invece si tratta solo di “tocco” sbagliato o di poca “cura”.

Mi rendo perfettamente conto che i vostri tempi sono molto più contenuti di quelli femminili e che il rischio di dare la giusta attenzione al corpo femminile è quello di concludere, lato vostro, troppo in fretta.
Beh… Io fossi in voi non mi preoccuperei così tanto di questo perché se siete riusciti a dare piacere alla vostra donna credetemi che la durata della penetrazione è l’ultimo dei problemi.
Pensate che se siete abbastanza attenti e riuscite a fare raggiungere un orgasmo vaginale più o meno intenso, può addirittura accadere che un liquido chiaro venga espulso dall’uretra.
Si tratta di quella che viene chiamata l’eiaculazione femminile che voi conoscete sicuramente con altro nome…

Già che siamo in argomento sfatiamo anche il mito delle dimensioni dell’organo maschile.
La lunghezza interna del canale vaginale, dall’imboccatura alla fine, dove si trova il collo dell’utero, varia da donna a donna ma mediamente oscilla tra 7,5 e 9 cm circa.
Le pareti della vagina sono molto elastiche e durante l’atto sessuale possono accogliere anche un pene che superi i 15 cm. Se però arriviamo a 20 cm la questione si complica provocando anche dolore perchè la punta del vostro amato “billy” può arrivare a toccare il collo dell’utero e l’utero, si sa, è un organo poco empatico e odia essere toccato.
Va da sè quindi che per anni ve lo siete misurato per nulla e che la lunghezza non è assolutamente garanzia di piacere, anzi…

A questo punto visto che vi ho consolato con la questione delle dimensioni vi chiedo un’ ultima cortesia a nome di tutte le donne. Evitatele quelle antipatiche e imbarazzanti domande del subito dopo: “ti è piaciuto?”, “sei venuta?”, “quante volte?”. Se avete completato la missione vi garantisco che lo si legge negli occhi, lo si sente nel battito, lo si vede nel tremore del corpo e in quel, a volte per voi incomprensibile e insensato, bisogno di coccole che permette a qualsiasi donna di rilassarsi completamente e non sentirsi un po’ come una bambola gonfiabile semovente… Se invece non ci siete riusciti lei non ve lo dirà statene certi (salvo sempre rare eccezioni), tentennerà nella risposta e/o probabilmente vi dirà comunque di sì. Noi donne purtroppo non siamo capaci di vedere un uomo deluso sotto quell’aspetto, siamo infatti assolutamente consapevoli di quanto per voi sia importante e abbiamo anche noi la nostra bella dose di educazione sessuale sbagliata. Sappiate anche che per noi conta più altro del sesso pertanto non è fondamentale arrivare all’orgasmo ma se proprio volete la nostra soddisfazione anche da quel punto di vista: informatevi, cambiate approccio, sperimentate. Non siamo cubetti di porfido, prima o poi la strada giusta la troverete.

Concludo il post con un messaggio anche per le donne: se desiderate vivere un rapporto sessuale davvero appagante, ricordatevi sempre di pensare anche a voi stesse e al vostro piacere: sia voi che il vostro partner avete infatti tutto il diritto di andare in cerca del vostro stesso piacere, oltre che del piacere dell’altro.
Il sesso fatto tanto per farlo o il pensare che siamo nate per dare piacere e non per riceverlo non serve né lascia nulla in termini di soddisfazione personale e si può benissimo farne a meno.

Nota a margine: le fotografie di questo post sono state prese dalla pagina facebook di Ayay che credo sia il più bell’esempio di gestione social e community management visto sul tema!

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