A lume di candela

Alzi la mano quella donna che non sogna un giorno di entrare nel bagno di casa e trovare una vasca piena di bagnoschiuma profumato, luci soffuse, musica e il marito/compagno/amante/uomo in generale seduto sul bordo della vasca che le dice: “vieni… rilassati… ci penso io a te..”.

E come nei migliori “film romantici”, tu ti spogli, entri nella vasca e lui accarezza la tua pelle, lascia scorrere l’acqua tiepida sul tuo corpo, massaggia i muscoli contratti dallo stress accumulato mentre ti insapona, ti districa i capelli, ti bacia dolcemente una spalla guardandoti come se fossi la donna più bella del mondo, la più bella e unica per lui, quella per cui sfiderebbe qualunque difficoltà…
Poi chissà, magari questo momento si trasformerà nel più dolce fare l’amore.
Quel fare l’amore unico che annulla il mondo intorno, in cui senti il respiro e il cuore accelerare all’unisono e i corpi fondersi uno nell’altro.
Quello che permette di fare sentire una donna un essere umano che di tanto in tanto, ha bisogno anche lei di sentirsi speciale per qualcuno e l’uomo, l’unico vero “amante” che sa come ottenere questo.

Ops… Titoli di coda, il film è finito!
Cavoli, sempre sul più bello!

Siamo onesti, ognuna di noi e seppure in modo diverso anche ognuno di voi cari maschietti, ci sono momenti nella vita in cui ha bisogno di un “film”.
Il problema è che la vita scorre veloce, il tempo è poco, spesso ci si dimentica che dall’altra parte non c’è un “trofeo da conquistare” ma un essere umano, con tutto questo che questo comporta.

Divago, come sempre.
Tenere a freno i miei pensieri mi riesce bene solo fuori da questo blog.
Comprendetemi, il momento è difficile per tutti e io sfortunatamente essendo quella forte, indipendente, che ha imparato che lasciare trasparire le emozioni significa solo ottenere che si consideri la sfida vinta e non sia più necessario “dare”, difficilmente nella mia vita ho avuto il piacere di vivere quel “film” e in tutta onestà non lo credo nemmeno possibile.
Se mai accadrà “il miracolo” di sapere entrare nel mio mondo ve lo dirò ma che io ricordi, i miracoli li ha fatti un solo uomo nella storia e non siamo nemmeno certi che sia vero.

Chiuse le divagazioni e l’attimo, per me “raro”, di romanticismo per troppi dozzinale e banale, ho sempre sostenuto e continuo a pensare che in fondo ci possiamo dare da soli ciò che gli altri paiono totalmente incapaci di dare.
Non ho una vasca da bagno e questo è un problema perché amavo chiudermi n bagno (nella mia vecchia casa), buttare nell’acqua calda le fantastiche bombe da bagno di Lush e restare nell’acqua finchè non mi si raggrinzivano tutte le dita.
Ci si adatta, niente vasca ci accontentiamo del salotto.

Ho riscoperto le candele negli ultimi mesi perchè danno calore e no, non sostituiscono il riscaldamento ma scaldano dentro, complice il profumo, la luce soffusa, il permettere di denudarti dell’autocontrollo e di tutta quell’apparenza che sei costretta a mantenere per potere essere te stessa fino in fondo, quella donna che nessuno avrà mai occasione di conoscere.

Come più o meno tutti le prime sono state un must, le Jankee Candle sono note in tutto il mondo conosciuto e oltre e nulla da dire sulla qualità seppure non tutte le profumazioni siano assoluta garanzia di eccellenza.

Poi un giorno sono finita per caso, come sempre, sul sito delle candele di Ava & May e complice lo sconto ho iniziato ad acquistare quelle giapponesi da massaggio perchè avevo bisogno qualcosa di rilassante e di soft.

Beh…
Le ho riacquistate successivamente scegliendo profumazioni più particolari, fiori, agrumi, la salinità del mare che mai come in questo momento mi manca da morire.

I ragazzi di Ava e May, prima volta che mi capita mi hanno dato un codice sconto per chi mi legge e segue e io lo do a voi:
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Vi permetterà di avere il 40% di sconto su un acquisto minimo di 45 euro e anche se non sono e temo non sarò mai per scarsa attitudine alla promozione e per oggettiva incapacità di fare influncer marketing una INFLUNZER come dicono i miei colleghi del social, se amate le candele tanto vale non pagarle uno sproposito.

Quello che posso dirvi è che io mi sono trovata bene, la profumazione non è eccessiva al punto da dare fastidio, non vi invade la casa ma vi si avvolge intorno leggermente come una delle carezze di cui all’inizio del post.

Dettaglio non irrilevante io i vasetti poi li riutilizzo in mille modi, principalmente ci piazzo le mie piantine grasse ma essendo dotati di tappo in legno possono diventare anche dei portaspezie, portagioie, porta- odiosissime- monetine da 1 e 2 centesimi.

Complice mia figlia ho anche scoperto come togliere la cera residua e lo stoppino senza imprecare:


Riempitele di acqua bollente, la cera sul fondo si scioglierà e verrà a galla, una volta che l’acqua tornerà a temperatura ambiente si sarà ricompattata e potrete semplicemente prenderla e buttarla via.
E’ possibile, se la cera è particolarmente resistente che dobbiate ripetere la procedura un paio di volte.




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3 pensieri su “A lume di candela

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