“BISOGNA AVERE IL CAOS DENTRO DI SE’ PER PARTORIRE UNA STELLA DANZANTE”
A dirlo, credo tutti lo sappiate, è stato Nietzsche nella sua fantasiosa genialità.
Credo che le persone di cui sto per parlarvi e il loro brand, rigorosamente made in Italy (inutile dire quanto in questo periodo sia importante fare acquisti made in Italy e dai piccoli artigiani), abbiamo preso alla lettera le parole del noto filosofo.
Vi parlerò di Stefania e di suo marito Maurizio come se fossero due cari amici perché di fatto lo sono diventati, seppure nella virtualità che domina questo periodo storico.
Mi sono comunque ripromessa di andare a trovarli, appena la situazione lo consentirà, sia per poterli finalmente conoscere, sia per rivedere la bellissima Firenze e perché credo che essere fisicamente presente nel momento in cui nasce un gioiello sia un’esperienza unica.
Tornando al brand, dietro il marchio “Con Fusione” ci sono due persone vere, attente alle esigenze della loro clientela, di una gentilezza e cortesia unica e con una creatività decisamente “rock” di cui non avrei mai potuto, non innamorarmi.
Il migliore modo per raccontarvi di loro è farlo attraverso le loro stesse parole, quindi mi calo nella parte dell’intervistatrice improvvisata che resterà in secondo piano solo per potervi guidare nella con fusione che in questo caso genera vera bellezza.

Dietro con fusione ci siamo io, Stefania e Maurizio, mio marito.
Ci siamo conosciuti 15 anni fa, siamo diversissimi, in quasi tutto, ma concordi nell’amore per la nostra produzione.
Purtroppo non viviamo di questo, da anni proviamo e molliamo, spero che adesso questo lungo stop, in cui ci siamo concentrati 24 ore al giorno sui nostri gioielli, e rivivendone la bellezza della creazione, ci aiuti a decidere finalmente cosa fare di questa nostra attitudine
Io sono architetto e Maurizio informatico.

Come e’ nata l’idea di produrre gioielli?
Da parte mia è una esigenza primaria, ho venduto i miei primi orecchini a 10 anni, allora mi arrabattavo con filo di ottone e pinzette, poi semilavorati , fimo, fino all’incontro 20 anni fa con la fusione a cera persa, un amore totale.
L’incontro con maurizio ha cambiato anche la mia visione, cosi come lo ho introdotto alla lavorazione dell’argento, che anche lui ha amato.
Creiamo i gioielli che vogliamo indossare, quei gioielli che non siamo mai riusciti a trovare in giro.
Come nasce una delle vostre creazioni?
Nasce dall’idea generica di uno dei due due, che poi mastichiamo assieme fino all’idea finale, spesso discutendo, ovviamente!
Non disegniamo mai niente, ma direttamente lavoriamo la materia.
Dal concepimento al travaglio fino alla nascita!
Dall’idea cominciamo a capire come realizzare, iniziamo a razzolare tra i nostri materiali, oppure direttamente preparo la cera che poi servirà per la fusione, poi scegliamo la pelle, o le pietre…non esiste un metodo che seguiamo sempre proprio perche non siamo professionisti seguiamo solo il cuore
Spesso, come nel caso del tuo anello, [VOCE FUORI CAMPO: Sì, ovviamente non potevo non comprarne almeno uno e alla fine di questa “intervista” ve lo mostrerò!”] ci facciamo ispirare dalla natura, molti dei nostri pezzi sono realizzati per fusione di elementi naturali

Qual’e il gioiello che resterà sempre nel vostro cuore?
Il mio è il “numero uno” il primo anello realizzato a cera persa.
era un corso del quartiere quasi tutti realizzarono cose semplici, io che amo le sfide mi lancia in questa stramberia, e mi innamorai perdutamente di un sistema tanto semplice ed antico quanto versatile e potente.(in allegato la foto)
Maurizio ama sempre l’ultimo fatto.

E infine… A ruota libera
Ci piacerebbe fare capire la nostra passione per questa attività, che da anni inseguiamo cercando di trovare la forza per farla diventare il nostro lavoro.
Ci piacerebbe un giorno vivere altrove, in campagna (anche se io amo vivere in centro a Firenze dove sono nata) e poterci concentrare sulla realizzazione di pezzi unici…. Chissa se saremo cosi fortunati da poterlo fare… Noi continuiamo ad inseguire il sogno!
Riprendo la parola per raccontarvi come ho conosciuto Stefania e come WoWoo sia diventato non solo un anello che quando ho indosso mi fa sentire meglio ma un simbolo di creatività e manualità che merita di essere inserito nella mia personale lista di piccoli “tesori” da cui non mi separerò nemmeno sotto tortura!
Con Fusione l’ho scoperta su Instagram, non ricordo onestamente per quale strana congiunzione astrale e sono rimasta affascinata non solo dalle loro creazioni ma prima di tutto dal nome stesso.
Sono per fortuna o purtroppo (in alcuni casi) una persona che ama i dettagli, le metafore e soprattutto, il pensiero che c’è dietro e dentro un oggetto, la “fusione” di questi elementi mi attrae irresistibilmente.
Oltretutto ritengo che la qualità non sia solo nella scelta dei materiali ma anche nella cura con la quale, come ha detto Stefania, si segue la creazione dal “concepimento alla nascita” e anche, aggiungo io, “dalla nascita alla consegna al suo futuro tutore“.
Stefania e Maurizio mi hanno guidato fin dall’ordine con un’attenzione unica. Nella scelta della misura corretta, tenendomi costantemente informata sui tempi di produzione, preoccupandosi del ritardo della spedizione causa covid.
Fino a che WoWoo è arrivato, nella sua confezione che racconta anch’essa molto di ciò che è Con Fusione, e finalmente ho potuto indossarlo.
Non credo ci sia altro da aggiungere alle immagini e alle parole che avete appena visto e letto se non che, auguro a Stefania e Maurizio che i loro sogni si realizzino, perché quando i sogni sono così belli e intensi da poterli indossare e sentirne parte sulla propria pelle, non ho dubbi che prima o dopo diventeranno realtà.